minnesota test

Minnesota test

Minnesota test è utilizzato come strumento di screening, nella selezione del personale, ma anche forze armate (esercito, marina, aereonautica militare, polizia, arma dei carabinieri).

Origine nel 1943. Finalità di screening e non teoria della personalità. Riferimenti alla nosografia kraepeliniana

Costruzione empirica. Validità convergente, ma anche divergente e predittiva.

MINNESOTA TEST: CONTENUTI ESPLORATI DAGLI ITEMS

  • Stato di salute
  • Sintomi neurologici
  • Nervi cranici
  • Motilità e coordinazione
  • Sensorio e sensibilità
  • Dist. Vasomotori, secretori, del linguaggio
  • Apparato cardiorespiratorio – Apparato gastrintestinale – Apparato genitourinario
  • Abitudini
  • Rapporti familiari e coniugali
  • Problemi professionali
  • Problemi scolastici
  • Atteggiamenti sessuali – Atteggiamenti religiosi – Atteggiamenti politici – Atteggiamenti sociali
  • Aspetti psicopatologici
  • Affettività: depressione
  • Affettività: mania
  • Ossessioni e compulsioni
  • Illusioni, allucinazioni,
  • idee di riferimento
  • Fobie
  • Tratti sadici e masochistici
  • Stato d’animo

MINNESOTA TEST: Le scale fondamentali.

Hs 1. (Ipocondria) Reazioni psicofisiologiche

D 2. (Depressione) Sintomatologia depressiva

Hy 3. (Isteria) Reattività a vantaggi secondari

Pd 4. (Deviazione psicopatica) Impulsività

Mf 5. (Mascolinità-Femminilità) Sintomatologia sessuale

Pa 6. (Paranoia) Psicorigidità

Pt 7. (Psicoastenia) Ansia e sintomi fobici/ossessivi

Sc 8. (Schizofrenia) Giudizio di realtà, isolamento

Ma 9. (Ipomania) Agitazione (e dist. Psicosomatici)

Si 0. (Introversione sociale) Difficoltà interpersonali

L difese consapevoli

F gravità del disturbo

K difese inconsapevoli

MINNESOTA TEST: le scale di Validità

?: la scala? (Cannot say, Non so) indica gli item cui non si è risposto (inclusi gli item in cui il soggetto ha dato entrambe le risposte) ed è considerata una scala impropria.

I protocolli con più di 30 domande omesse dovrebbero essere considerati invalidi e quindi non interpretati.

I protocolli con più di 10 risposte omesse devono essere interpretati con estrema cautela

L: la scala L (Lie, Menzogna) auto-descrizione idealizzata valuta la probabilità che il soggetto risponda al test non facendo riferimento a se stesso ma a un’immagine idealizzata di personalità perfetta o con un adattamento ideale.

F: la scala F (Frequency, Frequenza) indica la possibilità di esagerazione dei sintomi, che può essere dovuta a risposte casuali, simulazioni di malattia o desiderio di anticonformismo. Inoltre indica il momento da cui si inizia a dare risposte senza attenzione alle domande o per stanchezza o per scarso interesse.

la scala di validità F: Indicatore generale della gravità in termini di intensità e pervasività dei sintomi.

Orientamento differenziale solo nel caso di equivalenza tra NS e PS, entrambi elevati

F > 85 ansia – F > 70 psicosi – F < 70 nevrosi

Fb: la scala Fb (Frequency back, Frequenza posteriore) indica il mantenimento dell’attenzione durante la compilazione. Sarebbero i punteggi F calcolati sulla seconda parte del MMPI.

IMPORTANTE: Se F è valida (<90) e FB≥90, le Scale Cliniche sono probabilmente interpretabili, ma le Scale di Contenuto (scale formate dagli item contenuti nell’ultima parte del fascicolo) non dovrebbero essere interpretate.

K: la scala K (Correction, Correzione) indica un atteggiamento di difesa nei

confronti del questionario oppure una tendenza al non far trasparire alcuni

problemi.

Indice di dissimulazione F-K: simulazione di patologia o comunque una esagerazione dei sintomi.

VRIN: la scala VRIN (Variable Response Inconsistency, Variabile di incoerenza nella risposta) valuta la tendenza all’aver dato risposte non coerenti per dare un’immagine di sé non credibile.

TRIN: la scala TRIN (True Response Inconsistency, Incoerenza nelle risposte “vero”) valuta analoghe tendenze come la VRIN.

Se T ≥ 80 protocollo non valido.

Se 70<T>79 protocollo a rischio.

12 scale addizionali

1. A (ansia): stress e disagio emotivo

2. R (repressione): convenzionalità, sottomissione, fuga

3. Es (forza dell’Io): capacità di trarre profitto dalle terapie

4. MAC-R (scala alcolismo): tossicodipendenza e alcolismo

5. O-H (ostilità iper-controllata): tolleranza alla frustrazione

6. Do (leadership): assumere il controllo in contesti interpersonali

7. Re (responsabilità sociale): responsabilità sociale percepita

8. Mt (disadattamento scolastico): studenti emotivamente adatti alla scuola

9. Gm e Gf (ruoli sessuali): percezione del ruolo sessuale

10. Pk e Ps (post-traumatic-stress): diagnosi di questo disturbo

11. MDS (disagio coniugale): contrasti e crisi di coppia

12. APS e AAS: potenziale o effettivo (ammesso) uso di sostanze.

15 scale di contenuto di Butcher et al. (1990)

1. ANX: sintomi generali ansia, problemi somatici, disturbi del sonno

2. FRS: misura delle fobie

3. OBS: ossessività

4. DEP: pensieri depressivi

5. HEA: preoccupazione per la salute

6. BIZ: processi di pensiero bizzarri e di tipo psicotico

7. ANG: controllo della rabbia

8. CYN: convinzioni ciniche e misantrope

9. ASP: passati comportamenti antisociali

10. TPA: soggetti di tipo A (aggressivi, dominanti, estroversi)

11. LSE: bassa autostima

12. SOD: disagio nello stare in gruppo

13. FAM: problemi familiari

14. WRK: difficoltà nel lavoro

15. TRT: atteggiamenti negativi verso i trattamenti della salute mentale.