VFP1 corrisponde all’acronimo di:
“volontario in ferma prefissata di 1 anno” (VFP1).
Tale volontario è un militare delle forze armate italiane inquadrato nel ruolo della categoria dei militari di truppa che presta servizio nel periodo di un anno, nell’Esercito Italiano, nella Marina Militare o nell’Aeronautica Militare.
Tra le fasi del reclutamento VFP1 vi è l’accertamento dei requisiti di idoneità psico-fisica e attitudinale. Tale accertamento si svolge presso i Centri di Selezione o Enti o Centri sportivi indicati dalla Forza Armata come scritto nei vari bandi erogati annualmente.
Ma vediamo più in dettaglio in che cosa può consistere il reclutamento VFP1.
La fase del reclutamento ha il suo apice con la “convocazione” dei candidati che hanno superato positivamente lo screening iniziale dei requisiti da possedere. Da qui accederanno al livello successivo del processo di selezione:
- somministrazione di test;
- colloquio individuale.
Nelle selezioni, in generale può accadere che ai test sia attribuita la funzione di ridurre ulteriormente il numero dei candidati che accederanno al colloquio. Viceversa, quando si procede prima con il colloquio, si privilegia la possibilità di ottonere una conoscenza più completa di tutti i candidati, e di basare sulle informazioni così raccolte l’individuazione del sottogruppo più idoneo che potrà accedere al successivo momento diagnostico che consisterà nella somministrazione dei test.
Altre volte per massimizzare l’approfondimento della conoscenza dei candidati, tutti saranno convocati sia per il colloquio sia per i test.
Ciò che risulta in ogni caso fondamentale è la coerenza tra le attività di selezione e le caratteristiche dei candidati che si intendono valutare. Le informazioni richieste e i temi di discussione proposti nel corso del colloquio, così come i test e le prove di gruppo utilizzati, andranno di volta in volta definiti in funzione degli obiettivi conoscitivi del selezionatore. Tale selezionatore, per ogni processo di selezione, si dovrà pertanto impegnare in una specifica progettazioen del percorso da seguire e degli strumenti di cui servirsi.
CONCLUSIONI
Un reclutamento efficace ha alla base una precisa definizione del profilo di lavoro relativo alla figura professionale che si intende inserire nell’organizzazione (sia essa militare es: VFP1 che no).
Una volta raccolti i curricula dei candidati, il selezionatore deve effettuae una prima valutazione, definita screening. Lo scopo è quello di circoscrivere la convocazione a un numero di candidati che consenta di raggiungere un equilibrio ottimale tra costi e benefici. A questo scopo vengono definiti i requisiti minimi che i candidati devono possedere per essere inseribili nella posizione per cui viene realizzata la selezione. L’assenza di tali requisiti costituirà una ragione per escludere già in questo momento alcuni candidati.
Il reclutamento si conclude infine con la convocazione dei candidati che hanno superato positivamente lo screening al successivo momento del processo di selezione.
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